"A Reality on the world"

Esistono diversi tipi di realtà all'interno del nostro Mondo. Diversi punti di vista e contesti. Diversi sono i Paesi e i popoli. E certe storie regalano brezza lieve di nuova conoscenza. Là, dove non è possibile conoscere ogni angolo di questa Terra, è però possibile comunicare visioni e sfaccettature, a chi sarà interessato a leggerne le storie.

2006/02/21

Punti di vista e punti di flessione

















Oggi mi sono scontrata con l'individualismo fatto persona.
Gli argomenti della serata sono stati: wikipedia aperta a tutti e per tutti? La differenza tra chi vale e chi non, la corsa di noi giovani fuori dall'ITALIA, per l'impossibilità di realizzarsi e per non condividere il modo in cui va avanti il nostro Paese, che sembra quasi andare indietro.
E io mi chiedo...ok l'Italia fa un pò schifo, ma se non ci pensiamo noi delle nuove generazioni a chi andrà il merito di fare qualcosa qui...Io oltretutto sono siciliana e forse la mia terra ha bisogno di me...ma a quale pro? Posso io cambiare qualcosa? sicuramente da sola no, ma se trovassi qualcuno che ci crede, qualcuno che mi ispirasse forse troverei la forza...non so va tutto in sfacello.
Wikipedia? Molta gente dice che nn è giusto aprirla a tutti perchè purtroppo non ci sta solamente gente intelligente, ma anche gente stupida. A mio parere si dovrebbe tenere conto di alcune premesse per potere divulgare il sapere. E' già abbastanza noto a tutti che la Rete ha completamente trasformato il modo di reperire conoscenze e che il sapere ormai non è solamente quello scritto sui libri, ma oggi il SAPERE è confronto, scambio di punti di vista, interpretazione di ciò che è la realtà che ci circonda. Ognuno può diventare l'editore di sè stesso, scavalcando quella burocrazia figlia di chi fino a poco tempo fa era considerato un privilegiato per poter avere gli agganci giusti per far pubblicare un libro, o la moneta.
Oggi tutti possono urlare, ma questo comporta una difficoltà maggiore nella selezione dei contenuti che meritano davvero. La fiction potrebbe impadronirsi della realtà...è già successo tante volte.Ma perchè non applicare dei modi che consentano subito a chi legge dei contenuti di poter verificare quanto si è scritto.
Mi spiego meglio: oggi mi dicevano: "tu non puoi scrivere che berlusconi è un delinquente su wikipedia..." Io rispondo che non posso scrivere precisamente questo, ma che basta semplicemente che io scriva la valanga dei processi giudiziari a cui deve rispondere o a cui ha risposto per rendere il concetto. Posso scrivere qualsiasi cosa anche verissima, ma se non presento alla comunità il percorso che mi ha portato a quella tesi, nessuno mi crederà...cercare le fonti x mostarle a chi le leggerà, per regalargli la verità servita su un piatto d'argento su cui potrà leggere la certificazione del suo valore.
Wikipedia aperta a tutti ma con coscienza anche gli stupidi dovrebbero averla...verifica delle fonti x usare bene l'unico mezzo che ci consente di manifestare liberamente ciò che pensiamo.

2006/02/16

Lo specchio dei paradossi mediatici

"Quando io adopero una parola," disse Humpty Dumpty con tono piuttosto sdegnoso "essa ha esattamente il significato che io le voglio dare...nè più nè meno."
"Bisogna vedere" disse Alice " se voi potete fare in modo che le parole indichino cose diverse."
"Bisogna vedere" disse Humpty Dumpty "chi è che comanda...ecco tutto"


da "Alice nel mondo dello Specchio", Lewis Carroll

Paradossi e logica, giochi e fiction, bambine che crescono e creature nuove che si incontrano, con cui cercare di comunicare, cogliendo l'apposito canale per intendersi sul significato delle parole e anche sulla conoscenza che si ha dell'argomento in questione.
Rileggere le favole per bambini, che da piccoli un pò si snobbavano per la smania e la voglia di crescere e si volevano leggere i libri per grandi, credendo di essere talmente capaci da assimilare un Dostoyevsky o un Freud, alla ancora poco sviluppata esperienza di conoscenza.
Oggi, quasi alla fine del mio cammino universitario, leggo "Alice nel mondo dello Specchio" e non mi sento nè grande, nè piccola, semplicemente faccio di lei la metafora di me stessa e di ciò che vivo in questo periodo: il mio rapporto con le varie realtà e il cercare un codice di identificazione per comprendere me e gli altri.
"alice nei nuovi media", potrebbe essere questa la trasposizione della storia di Carroll ai giorni nostri. Una persona che si affaccia alla realtà virtuale, che è mediata dall'interazione in uno spazio non reale da gente concreta...lavorare, interagire, parlare x mezzo di un mondo fatto da codici binari, rappresentazioni di ciò che è presente nella realtà che viviamo ogni giorno. Concretizzare tramite uno strumento inventato dall'uomo che ha in sè qualcosa di magico: il poter collegare i rapporti tra le persone nello spazio occupato da un pc, che infinito si dispiega tra i fili delle comunicazioni internazionali. Qualche giorno fa parlavo con un mio amico via chat, (ciao Jimmy), del gioco dei tarocchi, e con grande stupore mi ha trasmesso una sua riflessione sulla somiglianza tra la carta del "magus"e i nodi della Rete. La prima cosa a cui ho pensato è stata, che era naturale, poichè la rete è proprio uno strumento magico che collegando i saperi, la gente anche a distanza spropositata, consente di essere paragonata all'atto del mago nel momento di compiere le proprie magie. Riflettevo anche sulla figura del"magus" che in altre versioni dei tarocchi è rappresentato come il "bagatto", cioè colui che tramite la propria volontà e creatività riesce a realizzare le proprie aspettative. La volontà, sì proprio quella: la volontà come strumento di realizzazione dei propri sogni. Credere nei propri sogni, per poterli realizzare, agendo concretamente tramite la suprema Volontà.
"Alice nel mondo dello specchio" nasce come una favola per bambini, ma continua ad affascinare anche gli adulti, per la miriade di significati e di spunti che si possono cogliere: lo specchio, gli scacchi che potrebbero essere concepiti come lo sdoppiamento di ogni pedina del gioco riflesso in uno specchio, la competizione che ne deriva dallo scontro col proprio simile per far valere il proprio sè o la naturale predisposizione dell'uomo allo scontro per selezione naturale, per sopravvivere rispetto ad altri uomini, facendo valere i propri bisogni sugli altri.
La Rete potrebbe essere concepita come uno specchio, ma essa non riflette la nostra immagine fisica o i nostri bisogni nutritivi, essa è il contenitore del sapere di cui tutti possono cibarsi senza bisogno di lotte tra i fruitori di conoscenze. Non esiste una mela da cui attingere la conoscenza e neanche un serpente che ci istiga a farlo, soprattutto non esiste chi ci aspelle dal paradiso per aver mangiato dall'albero della conoscenza...esiste qualcosa che è a disposizione di tutti e in cui la competizione lascia spazio a una spassionata condivisione, la Rete è come un'albero, i cui frutti sono i saperi...Siamo quello che mangiamo? haha
Condividere la propria creatività per far nascere la magia della concretezza.

"Nessuno vedo, sulla strada" disse Alice.
"Vorrei avere io due occhi così"! disse il Re con un tono stizzito.
"Riuscire a vedere Nessuno! E a tanta distanza! Invece, è già molto se io riesco a vedere le persone vere, con questa luce"!


La Regina la fece appoggiare a un albero e le disse gentilmente:"
Adesso puoi riposare un pò".
Alice si guardò intorno sorpresa ."
ecco, avevo avuto l'impressione che fossimo rimaste sempre sptto quest'albero! Ed è proprio come credevo!"
"
E' naturale" disse la Regina. "Che cosa avresti voluto fare?"
"
Ecco nel nostro paese" disse Alice, ancora ansando un pò, "se si corre così velocemente per tanto tempo, come abbiamo fatto noi, è per andare in un altro posto."
"
Che razza di paese!" disse la Regina. "Qui invece, come vedi, puoi correre per tutto il tempo che vuoi, ma ti ritrovi sempre nello stesso posto. Se vuoi andare in un altro posto, devi correre almeno due volte più veloce di così!"

2006/02/12


Qualcuno conosce questa gattina?


Da qualche giorno la gattina nella foto si aggira nei pressi di casa mia, vicino piazza Grimana.
Suppongo che sia una cucciola e che abbia vissuto in casa di qualcuno, forse è scappata, le sue condizioni fisiche sono buone, è anche abbastanza nutrita e miagola in continuazione, ogni volta che apro la porta di casa sgattaiola dentro.
Se qualcuno la riconoscesse mi contatti al più presto.

2006/02/10


Stasera la rete mi affligge: "bella, col peccato originale"

Guardare il pc appena entrati in camera, l'orologio segna l'ora x per andare a dormire , il letto sulla destra e il pc a sinistra...eh... difficile resistere al fascino del pc, anche la sua posizione strategica invita a dedicargli un saluto...."se mi trovate davanti al computer: uccidetemi"...xkè? mi sento in colpa x non essermi potuta divertire abbastanza o x non essermi impegnata a fare qualcosa di produttivo?
o forse x aver avuto paura di esplodere di gioia? non ho risposte, ho solo sensazioni e voglia di leggere un libro che devo ancor finire, ma arrivare alla fine? 2 giorni immersi nel "bookuniverso" per divorarlo e assaporarlo allo stesso tempo---non sarebbe male, ma "scusate non ho tempoooooooooo !" o cerco abbastanza tempoooooo, altre priorità chiamano... svariate cose a cui pensare...eh si. Oggi ho dato da mangiare a un gattino che da 2 giorni piange, ulula, amoreggia, nn so... davanti alla porta di casa mia...è un gatto bianco e nero dolcissimo, che sicuramente abitava in casa con altri umani. La mia coinquila:Ali, ha chiesto in giro, ma nessuno sa...l'abbiamo fatto entrare in casa e quasi l'avremo adottato, mah dopo un pò abbiamo rinunciato, la torre ha decretato il no.
Forse avrei bisogno di un animale a cui rapportarmi... e mi manca Bigio, il mio cane, che fra un pò rivedrò x fortuna....quando si vive x molto tempo con un cane e si è costretti ad allontanarsene x un pò, ci si rende conto di quanto sia davvero il tuo migliore amico: sempre lì accanto a te , contento per aver ricevuto una carezza o per aver scorazzato libero su un prato...basta così poco...e poi? Non avete mai chiesto a voi stessi: "e poi...?" io ci perdo il tempo: forse pensare troppo fa male: xkè non si riesce a concretizzare...o...il troppo concretizzare non lascia spazio al pensiero...agire o pensare ?o è meglio prima pensare poi agire? forse è meglio che vado a dormire, lasciando alle spalle quella sensazione che mi ricorda che: "Maybe qualkuno leggerà le memorie di questo momento"...siete miei complici: vi ho rivelato quasi un mio flusso di coscienza...oh..oh... il segreto del momento!...ma voglio sperimentare ancora questa emozione: aprire ciò che sicuramente sarebbe rimasto inviolato all'immenso universo mediatico, se avessi avuto un diario cartaceo, non sarebbe stato possibile farlo leggere a chi non mi conosce...o forse si ha + l'illusione che sia una questione privata sul diario, che porti quasi sempre sottobraccio...avere un blog? si parte dal presupposto di scrivere solo con sè stessi nel buio della camera mentre i coinquilini dormono o di poter indagare questioni estremamenti interessanti...e invece? scrivi a chiunque possa leggerlo...forse è meglio che lo legga chi nn è troppo vicino: chi non ti conosce x quella che sei, ma x quella che scrive e fissa il momento. Se dovessi rileggere ciò che ho scritto, chissà cosa penserei di un'ipotetica me ! scrivo... sono libera di esprimere ciò che sono, nessuno mai mi arresterà per questo! non sono completamente pazza, ma delle volte mi piace sembrare quasi normale...ahahah Buona notte

2006/02/09

La Rete delle contraddizioni

Oggi vorrei riflettere sul significato di questa frase di Paul Virilio:

"L'invenzione di ogni tecnologia è anke l'invenzione dell'incidente ad essa relativo".

Si potrebbe ridurne il senso al rapporto causa-effetto, o alle filosofie yin e yan, che vedono nascere accanto a una qualsiasi creazione, una parte ambivalente che sia compenetrante della stessa essenza della creatura unica: quasi come bene e male all'interno ad esempio di una stessa persona.
Vorrei soffermarmi sulla Rete e sulle innovazioni che questa comporta non solo nell'ambito della libertà d'espressione grazie alla comunicazione interattiva facilmente scambiabile da chiunque ne voglia usufruire, ma anche sugli effetti negativi che questa innovazione inevitabilmente comporta.
la Rete grande database di saperi e di conoscenze, se non utilizzata in modo coscienzioso e logico, potrebbe rivelarsi un oceano infinito in cui un nuotatore senza la propria bussola potrebbe finire x affogare se non guidato dal lume delle sue capacità di fiuto da terra ferma o portato a riva da un salvataggio di fortuna. Sul fenomeno blog si sono aperti diversi dibattiti: blog si, blog no. Questo nuovo supporto di facile utilizzo per qualsiasi utente della Rete, anche non pratico in campo tecnico, consente di essere il redattore dei propri saperi. In molti sono a contestare quest'uso spregiudicato di diffusione delle conoscenze, poichè è possibile essere autore in prima persona di divulgazione di forme di qualsiasi genere, senza filtro alcuno. Prima dell'avvento della Rete, il compito di diffondere le notizie era affidato ai giornalisti professionisti, oggi ognuno può essere fonte di informazioni senza magari avere un background culturale appropriato. Le critiche più aspre derivano proprio dall'ambiente giornalistico che vede minato il proprio campo di indagine. I blogger molte volte sono riusciti a battere sul tempo diversi giornalisti e a rendere un'informazione degna di essere propriamente chiamata così. Mi sento di dover incentivare con questo post l'operato di milioni, miliardi di persone che sentono il bisogno di raccontarsi, di raccontare, di informare...di sentirsi semplicemente parte di una comunità che è quella del Villaggio Globale in cui ognuno è libero di esprimere ciò che vuole. Semmai l'unico appunto da fare è quello di stare attenti a non inciampare nella disinformazione o di non diventarne complici. Informarsi sempre approfonditamente su argomenti di cui si tratta, perche' potrebbero essere presi da qualcuno nella forma da noi descritta e creare dei saperi difettosi. Usiamo la Rete guardando lontano e ammirando l'occasione che ci da nel poterla usare con una funzione prettamente sociale o in virtù della società. Concludo ricordando le parole di un grande maestro che riuscì ad ottenere la libertà per il proprio popolo:

"Devi essere il cambiamento che desideri vivere nel mondo"

Mahatma Gandhi

2006/02/04


Vignette danesi destano scalpore nel mondo islamico
l'ambasciata danese incendiata a Damasco, questo è il resoconto di come ha reagito il popolo islamico alla pubblicazione di 12 vignette satiriche dai contenuti cari all'Islam.
Il papa ha dichiarato che è responsabilità di ogni individuo quella di rispettare i precetti religiosi.
Il premier danese non ufficializza le scuse all'Islam poichè ritiene la stampa danese libera dall'intervento del governo sulla libertà d'espressione.
Le polemiche sono tante e c'è chi vede nelle vignette semplicemente una presa in giro da non dover scatenare il risentimento dei musulmani, anzi che bisognerenne far capire a questo popolo che qui in occidente si usa così, che esiste la libertà d'espressione...bisognerebbe capire che la simbologia e i profeti islamici sono considerati inviolabili, cose su cui non si può assolutamente scherzare; per la loro cultura ogni rappresentazione anche figurativa è vietata, figuriamoci una satira su personaggi sacri da parte dei paesi occidentali!
In questo clima già abbastanza rovente la satira non ci stava proprio, era prevedibile che l'Islam reagisse in modo estremo. Il rispetto deve essere alla base dei rapporti umani e la satira ha senso se usata in modo costruttivo e informativo.

"La satira dev'essere contro ogni potere, anche contro il potere della satira"
Daniele Luttazzi

2006/02/03

"Si può perfettamente concepire un mondo dominato da una dittatura invisibile, nel quale tuttavia siano state mantenute le forme esteriori del governo democratico."

Kenneth Boulding, dell'università del Michigan


"Tra profumo d'incenso e p2p bruciato"

Scrivo questo post respirando l'odore del nuovo incenso appena comprato e ammirando la mia camera pulita e ordinata come mai lo è stata...si dice ke le donne abbiano la smania delle pulizie x combattere le proprie isterie, devo dire che è un buon metodo rimettere l'ambiente in ordine, si respira una nuova aria...dovrò farmela bastare x un pò, visto la mia svogliatezza nelle faccende domestiche che mi costringe il + delle volte a vivere nel caos + assoluto, ma sono del parere che anche nel caos vi sia un ordine precostituito.
Come va il mondo? a che punto siamo? oggi a pg bella giornata di sole, la gente girava col sorriso sulle labbra ed era + riconoscibile xkè non incappucciata a mò di passamontagna...si ma nel mondo sopra di noi, quello di cui conosciamo gli eventi tramite l'informazione? un macello dalle obrobriosità dal Grande Fratello a ciò che succede, causa ignoranza, con l'oscuramento di siti internet. la conoscete la questione delle partite di calcio: le vuoi vedere? paghi a sky il dovuto...malauguratamente 2 siti: www.coolstreming.us e www.calciolibero.com, fornivano i link delle tv cinesi che trasmettevano le partite di calcio, cioè hanno informato dell'esistenza di webtv da cui era possibile vedere le partite...voi direte dove sta il problema, anche se faccio una ricerca su google posso arrivarci. Il problema sta i 2 siti sono stati accusati di favoreggiamento alla pirateria, la guardia di finanza sta utlilizzando filtri sui router x evitare di aver accesso agli ip cinesi...calciolibero.com è stato sequestrato, ma la pirateria non consiste nel fornire sul proprio sito i link per arrivare alle partite, semmai di esserne fornitore diretto. Ma come farebbe a sopravvivere Sky se tutti si appoggiassero ai siti cinesi? Il problema è proprio questo
Lunga questione sul p2p e sui filtraggi e sulla censura in rete e sulla libertà di privacy...Diffondiamo perchè qui si ammanetta la libertà...