"A Reality on the world"

Esistono diversi tipi di realtà all'interno del nostro Mondo. Diversi punti di vista e contesti. Diversi sono i Paesi e i popoli. E certe storie regalano brezza lieve di nuova conoscenza. Là, dove non è possibile conoscere ogni angolo di questa Terra, è però possibile comunicare visioni e sfaccettature, a chi sarà interessato a leggerne le storie.

2008/01/23

eredità di Sangue

Eredità di sangue

Nel cuore del centro storico di Damasco, pellegrini di Allah si dirigono verso la moschea Omayyade per rimembrare la morte di Husayn, figlio di Ali, nipote caro di Maometto, suo discendente di sangue, ucciso a Kerbala dal califfo Yazid della dinastia Omayyade.

La testa di Hussein si trova all'interno della moschea del suo carnefice e vede l'arrivo di sciiti che giungono da ogni parte del mondo per commemorare la perdita del loro capo e per non essere stati in grado di difenderlo.

La commemorazione del martirio di Husayn prende il nome di Ashura, un rito in cui gli sciiti rivivono il massacro consumato nel 680 a Kerbala, autoinfliggendosi punizioni corporali, tra pianti di donne immedesimate in un passato che continua a vivere il presente.

Damasco è da secoli dimora di diversi gruppi religiosi, tra i quali gli sciiti, o seguaci di Ali.

Secondo gli imam sciiti tutti i loro imam vennero martirizzati, eccetto l'ultimo, che è nascosto e pronto a ritornare sulla terra per riportare la giustizia come Mahdi, il profeta che ritornerà per completare l'opera di Maometto.

In ogni moschea sciita si trova un discendente della famiglia di Maometto e tra decori geometrici e specchietti incastonati per abbellire i luoghi di culto, l'emotività sciita diventa teatro di una vecchia e irrisolta storia che continua a far parlare di sé.


E' notte fonda qui a Saida Zeinab, un'area prettamente abitata da Iracheni, nella capitale siriana.

Ogni anno dell'egira, vengono celebrati 13 giorni di festività, di cui 3 rappresentano la sofferenza di Hussayn e i suoi seguaci nella battaglia contro l'esercito del califfo omayyade Azin.

Le strade pulano di gente che rivive ogni momento dell'antico dramma.

Quando Husayn inviò a Kufa il cugino Muslim ibn Aqi, per verificare alcune notizie ricevute, gli Omayyadi scoprirono il complotto e gli abitanti di Kufa abbandonarono Husayn, partito alla volta della località con un piccolo gruppo di uomini, donne e bambini. Tutti gli uomini vennero uccisi a Kerbala nel 680, eccetto uno dei figli di Husayn, Ali Zain al-Abidin, assassinato poi dai soldati omayyadi.

La tradizione sciita riconduce parte dei loro problemi al senso di colpa per non avere seguito colui che era partito alla volta della loro liberazione, per affermare i loro diritti e mettere fine alle sofferenze dei più deboli.



2008/01/06

Frame

Frame

Sicuramente provo qualcosa che affligge il mio stomaco… sarà amore, ansia, aria di cambiamento?

Staticamente immobile, da 2 giorni chiusa in casa, sorta di malattia che divampa nelle ore notturne e che si placa solo con pensieri viandanti di sogni illuminati da un futuro interrogativo o interrogatorio?

Concentrarsi e puntare diritto all’obbiettivo come se fosse un bersaglio, un’ossessione da volere a tutti i costi…ma quanti bersagli è possibile centrare? Uno, cento, mille? Quante capacità di concentramento è opportuno consolidare? Forse tutte, forse nessuna… non bisogna sprecare fiato, non arrendersi al sonno o ricercarlo quale pigro conforto dei sensi… vita soddisfatta… caro perduto amore, cosa mi manca di te?

La sensazione di essere completa, compenetrata da emozioni diverse, la sensazione di essere amata, ma non la certezza di esserlo, l’attesa di un nuovo abbraccio che fa dimenticare la consistenza materiale dei corpi, ma che li innalza a dimensioni di un blu elettrico, sottili, come la persistenza di un filo di metallo teso e denso di elettricità… non solo corpo, ma compenetrazione di stati mentali che sembrano spasmi spasmodici di nervi tesi a una qualche follia istintiva… le intenzioni, i giochi, le sfide, i sensi, le sensazioni… pulsioni necessarie alla sopravvivenza… mi manca… lo scrivere che non sia unicamente per me stessa, mi mancano delle labbra carnose da mordicchiare per poi sfiorarle lievemente, e il tuo collo inclinato all’indietro come un cigno regale nell’atto della sua più profonda perversione di piacere non visibile ad occhi indiscreti…

Voluttà di ricezione … ci si somiglia dopo un po’, parti del carattere, gusti, comportamenti si riproducono innocenti, consci di non essere ciò che non è… niente non è… e non ci si pensa, e si plana leggeri, anime colorate nel giorno e tenebre rosse nella notte, banchetti di-vini miscelati al porpora di forme con chiari- scuri caldi. Eppur ci penso… e non ci si pensa a rinfrescarsi dall’acqua di una fontana di favola antica sgorgante, in un presente a livelli energetici semplici ma complessi…”non dire niente”…quando leggerai, vivrai la mia mente, quella che non sei riuscito a divorare nel tuo tunnel fatalista, o forse planerai sugli orizzonti di montagne sacre, che abbiamo ricoperto di profana tenerezza, chiamando Dio al cospetto degli dei… e ciò che ho visto, che ho sentito è stato un vento sibilante e Natura che si inchinava a un branco che aveva paura…Paura di Te, Amore…

Distinguo le ceneri profumate da quelle che bruciano, amo la cera che non può che passare ad altra forma lieta di sacrificarsi a una fiamma che arde… è quello Amore?

Cera, una volta, la Fiamma baciò,

pianse così tanto

che la spense!

2008/01/01

Che cos è la verità?

Che cos è la verità?





Cosa sia la verità questo è sempre difficile da capire, ma cosa sia la saggezza, forse è più facile da comprendere? Le parole possono superare le realtà esistenti e sviscerare il senso, risemantizzare il significato, nuove dimensioni si creano e rimangono presenti nell'aria, nel ricordo e nella cultura di un popolo...