"A Reality on the world"

Esistono diversi tipi di realtà all'interno del nostro Mondo. Diversi punti di vista e contesti. Diversi sono i Paesi e i popoli. E certe storie regalano brezza lieve di nuova conoscenza. Là, dove non è possibile conoscere ogni angolo di questa Terra, è però possibile comunicare visioni e sfaccettature, a chi sarà interessato a leggerne le storie.

2006/02/16

Lo specchio dei paradossi mediatici

"Quando io adopero una parola," disse Humpty Dumpty con tono piuttosto sdegnoso "essa ha esattamente il significato che io le voglio dare...nè più nè meno."
"Bisogna vedere" disse Alice " se voi potete fare in modo che le parole indichino cose diverse."
"Bisogna vedere" disse Humpty Dumpty "chi è che comanda...ecco tutto"


da "Alice nel mondo dello Specchio", Lewis Carroll

Paradossi e logica, giochi e fiction, bambine che crescono e creature nuove che si incontrano, con cui cercare di comunicare, cogliendo l'apposito canale per intendersi sul significato delle parole e anche sulla conoscenza che si ha dell'argomento in questione.
Rileggere le favole per bambini, che da piccoli un pò si snobbavano per la smania e la voglia di crescere e si volevano leggere i libri per grandi, credendo di essere talmente capaci da assimilare un Dostoyevsky o un Freud, alla ancora poco sviluppata esperienza di conoscenza.
Oggi, quasi alla fine del mio cammino universitario, leggo "Alice nel mondo dello Specchio" e non mi sento nè grande, nè piccola, semplicemente faccio di lei la metafora di me stessa e di ciò che vivo in questo periodo: il mio rapporto con le varie realtà e il cercare un codice di identificazione per comprendere me e gli altri.
"alice nei nuovi media", potrebbe essere questa la trasposizione della storia di Carroll ai giorni nostri. Una persona che si affaccia alla realtà virtuale, che è mediata dall'interazione in uno spazio non reale da gente concreta...lavorare, interagire, parlare x mezzo di un mondo fatto da codici binari, rappresentazioni di ciò che è presente nella realtà che viviamo ogni giorno. Concretizzare tramite uno strumento inventato dall'uomo che ha in sè qualcosa di magico: il poter collegare i rapporti tra le persone nello spazio occupato da un pc, che infinito si dispiega tra i fili delle comunicazioni internazionali. Qualche giorno fa parlavo con un mio amico via chat, (ciao Jimmy), del gioco dei tarocchi, e con grande stupore mi ha trasmesso una sua riflessione sulla somiglianza tra la carta del "magus"e i nodi della Rete. La prima cosa a cui ho pensato è stata, che era naturale, poichè la rete è proprio uno strumento magico che collegando i saperi, la gente anche a distanza spropositata, consente di essere paragonata all'atto del mago nel momento di compiere le proprie magie. Riflettevo anche sulla figura del"magus" che in altre versioni dei tarocchi è rappresentato come il "bagatto", cioè colui che tramite la propria volontà e creatività riesce a realizzare le proprie aspettative. La volontà, sì proprio quella: la volontà come strumento di realizzazione dei propri sogni. Credere nei propri sogni, per poterli realizzare, agendo concretamente tramite la suprema Volontà.
"Alice nel mondo dello specchio" nasce come una favola per bambini, ma continua ad affascinare anche gli adulti, per la miriade di significati e di spunti che si possono cogliere: lo specchio, gli scacchi che potrebbero essere concepiti come lo sdoppiamento di ogni pedina del gioco riflesso in uno specchio, la competizione che ne deriva dallo scontro col proprio simile per far valere il proprio sè o la naturale predisposizione dell'uomo allo scontro per selezione naturale, per sopravvivere rispetto ad altri uomini, facendo valere i propri bisogni sugli altri.
La Rete potrebbe essere concepita come uno specchio, ma essa non riflette la nostra immagine fisica o i nostri bisogni nutritivi, essa è il contenitore del sapere di cui tutti possono cibarsi senza bisogno di lotte tra i fruitori di conoscenze. Non esiste una mela da cui attingere la conoscenza e neanche un serpente che ci istiga a farlo, soprattutto non esiste chi ci aspelle dal paradiso per aver mangiato dall'albero della conoscenza...esiste qualcosa che è a disposizione di tutti e in cui la competizione lascia spazio a una spassionata condivisione, la Rete è come un'albero, i cui frutti sono i saperi...Siamo quello che mangiamo? haha
Condividere la propria creatività per far nascere la magia della concretezza.

"Nessuno vedo, sulla strada" disse Alice.
"Vorrei avere io due occhi così"! disse il Re con un tono stizzito.
"Riuscire a vedere Nessuno! E a tanta distanza! Invece, è già molto se io riesco a vedere le persone vere, con questa luce"!


La Regina la fece appoggiare a un albero e le disse gentilmente:"
Adesso puoi riposare un pò".
Alice si guardò intorno sorpresa ."
ecco, avevo avuto l'impressione che fossimo rimaste sempre sptto quest'albero! Ed è proprio come credevo!"
"
E' naturale" disse la Regina. "Che cosa avresti voluto fare?"
"
Ecco nel nostro paese" disse Alice, ancora ansando un pò, "se si corre così velocemente per tanto tempo, come abbiamo fatto noi, è per andare in un altro posto."
"
Che razza di paese!" disse la Regina. "Qui invece, come vedi, puoi correre per tutto il tempo che vuoi, ma ti ritrovi sempre nello stesso posto. Se vuoi andare in un altro posto, devi correre almeno due volte più veloce di così!"

2 Comments:

Blogger Manuela Scebba said...

grazie professore, ma non so xkè succede....scrivo direttamente sul post...forse è perchè qualche tempo fa ho modificato l'html del template? Può dipendere da questo?

3:53 PM  
Blogger Manuela Scebba said...

in ogni caso la visualizzazione dal mio pc è corretta...i don't know

3:55 PM  

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