Nahda, Rashid Rida e la Salafyya
Con Rashid Rida, presento l'ultimo dei 3 pensatori della rinascita dell'islam, con la sola differenza che il suo pensiero si sposta su riflessioni più conservatrici e che daranno gli spunti per la nascita dell'associazione dei fratelli Musulmani ad opera di al-Banna.
Rida, di origini siriane, fu allievo di 'Abduh e il suo pensiero è molto importante per la forte matrice riformista di cui è impregnato e per il movimento della Salafyya, che concepisce il risveglio dell'Islam come un ritorno alle fonti e attraverso l'eliminazione delle innovazioni sul piano teologico (bid'a) e del culto dei santi. Inoltre questa è allo stesso tempo riflessione teologica e progetto politico, la sua finalità è l'adattamento dell' islam al mondo moderno.
Nel 1898 Rida fonda la rivista "al Manar" che sarà veicolo di diffusione della sua ideologia: ritorno alla tradizione e al Corano. La salafyya si rifà a un modello religioso che vede nel Profeta e nei suoi 4 compagni , fondatori delle scuole giuridiche dell'Islam, il momento di purezza originaria. La maggiore critica che solleva Rida trova il cavo espiatoio nelle confraternite islamiche e nel loro misticismo, ritenuto fonte di declinio dell'islam e di accettazione passiva della colonizzazione. L'occidente nella visione di questo intellettuale equivale al taqlid, all'imitazione servile . Nel 1924 la fine del califfato ottomano spinge alla riflessione Rida che crede che il mondo musulmano non possa fare a meno di un califfo in grado di guidare la comunità dei credenti (umma) e ripensa alla dottrina califfale in termini organizzativi, introducendo termini quali "congresso" e "riunione". Il congresso dovrebbe eleggere dei rappresentanti che a loro volta eleggerebbero un califfo scelto tra i discendenti del profeta. Con la morte di Rida, anche la salafyya muore con lui, ma diversi movimenti si rifaranno alla sua idea, come il riformismo (islah) degli ulama in Algeria o il fondamentalismo di Hasan al-Banna. Lo scopo dell'islah è il recupero dell'ordine all'interno dello stato per evitare la corruzione. Da questo momento in poi l'islam sara' impregnato dal fascino di queste nuove ideologie e vedremo come queste riusciranno a rivestire la comunita' islamica di una nuova identita' che delle volte risultera' antitetica al mondo occidentale, un fondamentalismo che si basera' su interpretazioni del testo coranico come pratiche che dovranno scandire tutti i vari momenti della quotidianeita' dei musulmani e che delle volte rigetteranno l'occidente per affermare ulteriormente la loro cultura.
8 Comments:
Complimenti per il sito! Mi hai fatto venire una nostalgia... anch'io ho fatto un corso di arabo in Siria l'anno scorso... vivevo più o meno tra Bab Touma e Bab Sharqi, la zona con più studenti.
In bocca al lupo per il tuo corso
Ciao
Teo
ciao teo grazie x i complimenti...bab tuma adesso e' diventata bab romaaaa troppi italiani passeggiano per questa via ma in inverno sicuramente sara' diverso...io abito in una traversa di emarie e non mi lamento, la casa e' piu' decente rispetto alla precedente...cmq puoi sempre tornare a damasco magari ci incontreremo...saluti
Una volta può anche bastare non credi?
la storia e' una ripetizione di eventi di cause ed effetti che si ripropongono...la scintilla fu accese perche' non cerchiamo di spegnerla?
complimenti per il sito....!io studio lingua e letteratura araba all'università di Pisa(nn parliamone per favore....!).devo dire che il sito è molto molto carino....però vorrei porti una domanda:secondo te, potrei imparare l'arabo se andassi a lavorare in Marocco?oppure mi converrebbe di più andare all'università? grazie molte
posso dirti che di norma le università in cui si studia l'arabo danno una buona preparazione x quanto riguarda la grammatica, ma peccano nell'esposizione orale della lingua, per quello che ho capito io, conosco molta gente a damasco che ha stusiato all'orientale, ma non riesce a parlare la lingua.
io ti consiglierei di finire l'università e di iscriverti a un corso in un paese arabo. I paesi del magreb utilizzano un dialetto che è molto distante dalla lingua ufficiale araba, in ogni caso per comunicare con gli indigeni dovresti capire anche il dialetto. In Siria ad ex il dialetto non è troppo distante, cosi' come in Giordania e in Libano. Se vai in Marocco studia il fusah. In bocca al lupo
la tua curiosità per l'"altro" è una pregevole qualità sempre più rara tra noi giovani oggi. io studio relaz internaz a roma e sono stato iniziato allo studio dell'arabo quest'anno. non c'è dubbio che l'arabo è una lingua, secondo me, di nascosta armonia e musicalità. mi piace moltissimo studiare lingue così diverse, educhi il tuo corpo la tua bocca la tua mente a danzare ritmi e pensieri diversi. secondo me varrebbe la pena che la gente invece di parlare solo di "fallaci" provocazioni argomentasse le tesi di intellettuali illuminati come Mahfuz o il noto islamologo Gill Kepel...e se la gente nn lo fa lo dobbiamo fare noi giovani
ciao
Andrea
La salafyya no es islam, es una invención iluminati para romper la unidad de la nación islámica.
Salafyya is not islam but works well for the agenda of the NWO and to keep an ilegitime king in his palace.
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