"A Reality on the world"

Esistono diversi tipi di realtà all'interno del nostro Mondo. Diversi punti di vista e contesti. Diversi sono i Paesi e i popoli. E certe storie regalano brezza lieve di nuova conoscenza. Là, dove non è possibile conoscere ogni angolo di questa Terra, è però possibile comunicare visioni e sfaccettature, a chi sarà interessato a leggerne le storie.

2006/09/24

Ramadan e il senso del digiuno

Ramadan e il senso del digiuno

foto di Pitt belgica

Oggi è il primo giorno di Ramadan, qui a Damasco, e sembrerebbe quasi tutto normale, nel senso che la gente non si dimena per i crampi allo stomaco e non sviene per strada, anzi per la maggioranza sono tutti contenti di iniziare questa sorta di purificazione. Il ramadan viene celebrato per ricordare quando Mohammed ricevette la prima rivelazione coranica e il digiuno sembra sia stato istituito perché tutti i fedeli adulti potessero essere provati dal sentimento della pietà. Io mi chiedo se ci sarebbero inoltre delle virtù terapeutiche nel mangiare una volta al giorno e di privarsi di acqua? Davvero il fisico beneficia di questa usanza religiosa? Ho sempre pensato che la religione avesse uno scopo educativo per le masse, di preservarle da cattive abitudini o di tutelarle in virtù del loro benessere fisico, un po? come si può spiegare il divieto di mangiare la carne di maiale per questi popoli che abitano territori che possono raggiungere temperature elevatissime e la carne di maiale ricca di grassi potrebbe creare effetti collaterali al corpo.

L?unica cosa che mi sembra differente rispetto agli altri giorni è che questo giorno è coinciso con il cambio della mia casa di cui ho scoperto che la porta d?entrata è precisamente in fronte a una moschea e le mie orecchie continuano a sentire l?Adhan (il canto di richiamo ai fedeli) anche quando sta in pausa e soprattutto ieri notte sembrava che il muhazin fosse seduto sul mio letto amplificato come una cassa da non so quanti watt?Pensavo che adesso che la temperatura è più fresca il mio corpo ha più impulsi a richiedere il cibo e forse il senso del ramadan è quello di evitare di iniziare a mangiare o stramangiare prima dell?arrivo dell?inverno in cui le nostre pance aumentano di volume, almeno la mia si; o un?altra spiegazione potrebbe essere quella di abituare gli uomini di Allah a saper rinunciare anche ai beni necessari e di sostentamento in modo da renderli più forti psicologicamente?non sarebbe male intendere il ramadan come uno sforzo a dominarsi contro ciò che lede il fisico, non so ad esempio: sigarette, alcool, caffè, medicine, droghe?nella nostra cultura cristiana esistono dei ?divieti? sull?alimentazione o almeno esistevano nel passato: nel VI sec, il digiuno durante la quaresima venne esteso dalle 40 ore, la durata del pernottamento di Cristo nel sepolcro, a 40 giorni, in cui si permetteva un solo pasto al giorno, fino ai tempi moderni in cui si dovrebbe evitare di mangiare la carne il venerdì, per 40 giorni (anche se qui in Siria i cristiani non se ne nutrono per tutta la durata della quaresima), ma quali sarebbero i pro? Ci sarebbe un richiamo prettamente inerente al sacrificio del corpo di Cristo, ma quali le virtù per il fisico dell?uomo?

La tradizione del digiuno è presente nell?antichità in svariate culture in cui la sospensione delle attività fisiche comportava una quiete simbolicamente paragonabile a quella della morte o a una condizione pre-natale. Per altri popoli significava propiziare la fecondità, per gli indigeni dell?America settentrionale serviva a scongiurare catastrofi ambientali e per gli inca, maya, atzechi

e assiro babilonesi, il digiuno aveva la funzione di placare l?ira degli dei; anche tra gli ebrei il digiuno è praticato durante l giorno dello Yom Kippur, il giorno dell?espiazione.

Il Corano è un libro che scandisce dettaglio su dettaglio lo stile di vita dell?uomo musulmano, forse perché certa gente ne ha bisogno, ha bisogno di una guida che gli descriva come vivere, un po? come il libro di Umberto Eco che minuziosamente spiega anche al più pigro e al più imbranato studente come imbarcarsi in una ricerca bibliografica o consiglia di rivolgersi al consulente che lavora in biblioteca?tempo fa parlando col mio prof. Pellegrini, sul perché l?uomo debba prendere per orocolato le parole di un libro cosiddetto sacro, quando a mio parere è possibile sentire o ascoltare che esiste un dio dentro di noi o comunque un?etica a cui fare riferimento, egli mi rispose proprio così, che nel diversificato mondo certa gente necessita di certezze su cui contare per vivere meglio e che la forma scritta di un libro, ovvero il suo linguaggio comunicativo è sicuramente riduttivo di una grandezza quale quella divina, ma che per essere comunicata ha bisogno di una forma materiale?

10 Comments:

Blogger Silvia said...

Hamdellah assalama nella nuova casa e Ramadan Karim!!
Anche se ancora non ho avuto il piacere di assistere al fascino del Ramadan "in loco", l'anno prossimo dovrebbe cadere nel mese di agosto e in sha Allah sarò in Egitto, mi colpisce l'impazienza che contraddistingue l'attesa e il raggiungimento di uno stato in cui le passioni sono annullate: come hai ben sottolineato nessuno si dimena in preda agli attacchi di fame ed è la prima volta che vedo fumatori accaniti resistere alla tentazione di aprire il pacchetto!Credo che privarsi del cibo proprio nelle ore diurne in cui il corpo ne richiede in misura maggiore sia un tentativo di riflettere sull'importanza di quei gesti quasi meccanici della vita quotidiana, come appunto il mangiare, per ridargli peso e significato. Sicuramente il digiuno acuisce i sensi e favorisce la meditazione e la preghiera e quindi, la vicinanza a Dio oltre che un invidiabile autocontrollo.
Credo che farebbe bene anche a noi occidentali frenetici recuperare la tradizione del digiuno...

11:27 AM  
Blogger Manuela Scebba said...

perche' no io spero di smettere con le sigarette cerchero' di immergermi in questa tradizione per acquisirne qualche vantaggio...la cosa che vorrei pero' piu' di tutto e' dormireeeeeeee...non e' possibile essere svegliati alle 4 del mattino non solo dai canti ma anche dalla gente che bussa alle porte per annunciare l'inizio del digiuno e dopo anche le zanzare anarchice e miscredenti iniziano a succhiare il mio sangue per rinnovare la tradizione pagana...salam silvia shufek

10:17 PM  
Blogger alfaomega60 said...

Non credevo proprio che una dieta della durata di un mese possa essere così profondamente stimolante e che possa tanto avvicinare a Dio o Allah!
Ma siete sicure che le visioni e la petulanza culturale non siano date proprio dagli effetti che la fame produce?
:-/

4:31 PM  
Blogger Manuela Scebba said...

le visioni e la petulanza culturale non siano date dagli effetti che la fame produce? non mi e' molto chiaro quello che hai scritto...io penso che in un paese dove c'e' molta gente che non puo' sfamarsi tutti i giorni, il digiuno abbia proprio lo scopo di fortificare la popolazione e di provare il fisico e la mente a astenersi dal bene necessario per eccellenza. certo il ramadan o il siam, cioe' il digiuno appartiene a una tradizione religiosa, ma da questa e' possibile trarne dei benefici, chiedi a un fumatore se riesce a rinunciare alle sigarette quotidiane e osservalo soffrire nella sua astinenza, qui la gente riesce a rinunciare al cibo, ma per molti miei amici rinunciare alle sigarette e' un problema enorme...

11:58 PM  
Anonymous Anonimo said...

Nessuno ha le visioni durante il Ramadan....perché non è una dieta, ma una scelta consapevole che, in quanto tale, fa rimanere la gente con i piedi ben saldati a terra.
Neanche a me è chiara la petulanza culturale...

8:48 AM  
Blogger alfaomega60 said...

Signore mie!
Si tratta di una dieta alla quale è stata data non so che valenza al rifiuto di un pasto. Si parla di riavvicinamento a Dio, passioni annullate e cazzate del genere. E basta!!!!
Una volta due ragazzi scolpirono rozzamente un grosso masso dando una forma a quell'opera simile a quella del grande Modigliani. Buttarono a mare ciò che avevano scolpito ed a distanza di giorni ripescarono quel masso informando della scoperta i media.
I dibattiti culturali che ne seguirono specialmente in TV, li ricordo benissimo, furono attenti scrupolosi e molti giurarono strappandosi le vesti che si trattava di un'opera del grande Modì. A confermare la certezza della paternità dalla scultura erano proprio i migliori critici del Modigliani. Alla fine, dopo circa dieci giorni, i due ragazzi dichiaranono la loro bravata confortata da immagini e filmati e quei soloni, offesi, sconcertati e probabilmente coscienti della loro inutilità, sparirono di colpo come di colpo cadde quella loro petulanza laccata di cultura da palcoscenico o studio.
La stessa petulanza che ritrovo nel sentire parlare del Ramadan, sul valore della rinuncia, del perdono, della preghiera, e balle simili
:-(

10:26 AM  
Blogger Manuela Scebba said...

farei una distinzione tra la situazione descritta da te di tipo prettamente culturale, ovvero degli esperti a cui sono state rifilate delle bufale vere e proprie e una situazione che proviene dalla tradizione e ke se anke fosse un' immensa balla, non pecca di disinformazione alcuna e puo' solamente aiutare a rafforzare se non il fisico della gente sicuramente la costanza o la volonta', almeno per chi crede e per i non credenti non musulmani potrebbe essere una bella esperienza per come la vedo io... le bufale alla luther blissett avevano la funzione di far aprire gli occhi della gente sulla disinformazione vigente cosa che non mi sembra paragonabile al senso del ramadan... allora x te petulanza culturale e' uguale a trdizione?

3:28 PM  
Anonymous Anonimo said...

ciao bella ti volevo postare solo un saluto... finalmente ho superato l'ansia da blog (quello TUO!!!)

ps: a riguardo diete ramadan e affini io comincerei a scannare viva la gente dopo le prime 4 ore, quindi nn faccio testo e nn mi esprimo... beso

matte

11:34 AM  
Blogger Manuela Scebba said...

ciao matte sono contenta che tu abbia supperato quest'ansia anche se questo blog e' anke un po' figlio tuo...in ogni caso so che per i tuoi 24 pasti quotidiani il ramadan e' piu' una surreale impossibilita' ma io apprezzo la costanza di questa gente poiche' rispetto a noi occidentali rinunciano e non sono lesi dalle dipendenze...poko alcool, no droghe a parte qualche spino raro e talmente proibito da costare 5 anni di galera...abbraccio

9:29 PM  
Anonymous Anonimo said...

...tra gli altri, credo spicchi per importanza il senso di vicinanza ai poveri. Formale e sostanziale parificazione con chi non ha neppure i mezzi di sostentamento. Se poi si volge lo sguardo all' "obbligo" morale di cedere parte dei propri beni ai poveri ( elemosina quale uno dei pilastri dell'islamismo), ecco che l'Islam ci offre una opportunità unica di vivere la vita in piena armonia con noi stessi, con la società e con il Creatore.

1:42 PM  

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