Questioni di Vita o ???
La vita italiana continua cercando di destreggiarsi tra la realtà virtuale e quella non mediata da uno schermo visibile, che poi non so se si possa definire la Vita vera...
Ciò che più mi fa riflettere sulla natura della realtà sarebbe una serie di coincidenze che compaiono sul mio cammino da qualche tempo a questa parte. Interessarmi di qualcosa e poi vederlo avvicinarsi a me, quasi a sfiorarlo, come in un sogno che al risveglio sembrerebbe essere stato vissuto. E' una sensazione di precarietà mista a curiosità, una specie di jihad interiore che mi tiene sempre in costante vigilanza.
Avevo accennato sul blog o forse ve ne siete accorti da soli che sto cercendo di capire e di raccogliere materiale sulle atmosfere iraqene: scoperti nuovi amici iraqeni a Damasco, il progetto di offlinebaghdad e da qualche giorno ero venuta a conoscenza che un mio caro amico danese conosciuto l'anno scorso a Damasco all'improvviso era scomparso nel nulla: era partito per l'iraq via damasco e di lui nessuna notizia da settimane. Ieri sera gli ho mandato una mail, immaginandolo lì in quell'inferno, biondo con gli occhi azzurri e un metro e novanta di visibilità che non può passare inosservata. E' così che mi ha risposto oggi via mail:
Dear Manu,
how good it is to hear from you. I miss you a lot, and you will definitely
see me soon. I just have to make it through this hell hole they call
Baghdad and I call the 53rd state. It's an occupation and it is ugly.
Hell, what can you do. I try to write, and again I try to be honest and
tell some kind of truth, but I'm afraid, again, people won't understand.
Yes, I miss you, and I miss the guys too. It was all a little strange
after you left, and my mind was in Baghdad and in my novel, and the guys
had all their girls in the country. You know how it is. I'll send you some
of the novel soon, and you can judge for you try to understand.I hope you are well and happy in Italy. The oldest city in the world
misses you, and I guess it misses me too. Let us meet there soon.
Il mio amico definisce Baghdad il 53esimo stato, una brutta occupazione, è posso capire il perchè, è uno scrittore e si occupa come dice lui di cercare la verità o meglio la sua verità, una delle tante aggiungo io...
Stanotte verso le o:oo sono uscita col mio cane per una passeggiata che mi avrebbe rinfrescato le idee un pò confuse e spinta dalla musica mi dirigevo verso il giardino comunale, ma invece di essere attratta come nella mitologia dal canto di sirene ipnotiche, la sirena del comune ha destato la mia preoccupazione di rimanere imprigionata nel grande giardino, ecco, è in quel momento che in fronte a me e a Bigio, si sono presentati 5 cani randagi, Bigio era al guinzaglio, loro liberi. Ho esitato a capire quello che avrei dovuto fare: se sguizagliare Bigio e lasciarlo ad armi pari con gli altri 5 cani, cioè libero di correre e scappare se mai questi lo avessero attaccato, o tenerlo legato accanto a me.
Bigio stranamente non ha nè ringhiato, nè abbaiato, nè si è impaurito e gli altri cani dopo avergli girato un pò intorno e seguitoci per un pò se ne sono andati tranquilli e Bigio ha iniziato a piagnucolare...Questa dovrebbe essere una metafora per spiegare le dinamiche di potere: odorarsi, scrutarsi e poi capire, rispettare i propri spazi e andare avanti, senza ledere dignità altrui.
Spero che il mio amico conosca gli istinti e gli usi "animaleschi" e che odori l'atmosfera che si respira lì in modo da essere un testimone vero, non un giornalista andato lì, vincolato a girare con la scorta dell'esercito...
Concludo con una citazione di John Milton che fa al mio caso:
Cosa ha a che fare la notte con il sonno?
Good night and good luck
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