Riflessioni
Mi trovo in Sicilia e mi ero dimenticata del caldo umido africano appiccicaticcio e fastidioso. L'anno scorso tutta la mia estate è passata a Damasco tra caldo secco e diminuzione di peso, 6 kg in 10 giorni: la Siria passava l'elettricità al Libano e così tutti gli alimenti non venivano conservati bene e ci si ammalava.
Ritornare in Italia è stato meno stressante e traumatico di quanto potessi immaginare: ho pienamente goduto di poter tranquillamente prendere il sole in bikini senza avere la sensazione di essere un alieno. In Siria ci si può abbronzare senza badare al bikini in spiagge private dei super hotel 5 stelle, che richiedono un biglietto di ingresso ... e adeguarsi ai ricconi che portano con sè le filippine, che raccolgono le scarpe delle madame e le seguono come se fossero dei cagnolini... Non mi piace pagare per andare a mare, nè tantomeno stare a contatto con gente troppo ricca, mi fanno sentire povera...
Il mio Bigio pur avendo 5 anni sembra sempre un lupetto giovincello e arzillo, si infiltra nella mia stanza al mattino per darmi il buon giorno, sfidando le urla della mia mami.
In fondo anche essere distanti dai luoghi non influisce sul cambiamento delle essenze di questi...La mia bella Sicilia in fondo detiene i problemi della Siria: giovani menti che scappano dalla amata e odiata terra per mancanza di lavoro, corruzione e mafia che divaga, regione a statuto speciale, così speciale che i soldi non li vede neanche perchè se li "mangiano"come si sual dire coloro che stanno al potere. E' buffo in Italia parlare di democrazia, quando bisogna lottare così tanto per non fare atrofizzare i cervelli di coloro che ancora stanno dietro alla tv commerciale e ignorano la tv satellitare o internet...un mio amico danese tempo fa diceva che l'Italia è un paese del terzo mondo civilizzato...forse non sbagliava.
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