"A Reality on the world"
Esistono diversi tipi di realtà all'interno del nostro Mondo. Diversi punti di vista e contesti. Diversi sono i Paesi e i popoli. E certe storie regalano brezza lieve di nuova conoscenza. Là, dove non è possibile conoscere ogni angolo di questa Terra, è però possibile comunicare visioni e sfaccettature, a chi sarà interessato a leggerne le storie.
7 Comments:
Ancora stai a sentire 'sto quarto di bue in cerca di audience?
Ancora ascolti 'sto Che Guevara de borgata?
Ma cresci! Lascialo perdere!
Manco gli Israeliani, i cecchini israeliani, lo ammazzano perchè la sua vita non vale la pallottola!
Ma lo hai ascoltato per bene? Dice sempre le stesse cose, come un disco rotto: i bambini morti e feriti, le ferite da lui riportate, le torture inflitte dagli Israeliani.
Ma per favore! Qualcuno lo uccida!
Qualcuno lo uccida!
sei assolutamente impossibile da descrivere, senza ritegno.
E sarei io senza ritegno? e non il bue di cui stiamo a parlare?
Ma vada a lavorare! Vada, ad esempio, a cercarsi un lavoro nei campi del sud Italia e parli delle difficili condizioni dell'agricoltura e degli occupati sia legali che illegali e liberi della sua ingombrante presenza un territorio poco più di un deserto abitato da scorpioni, inutile umanità e terroristi.
Ma, a parte qualche articoletto su di un giornale per pochi intimi "Il Manifesto", cosa fa, in concreto, 'sto cinghiale? Corre su autoambulanze dando aiuto ai feriti degli attacchi israeliani. Che genere di aiuto? Non è infermiere e men che meno un medico. Si muove, gira, rigira si agita per cosa? Mmaahh!
Che schifo!
ma perchè non vai tu a fare le inchieste nel sud italia? Ognuno è libero di scegliere che cosa fare della propria vita, ma tu uomo senza nome nè volto, che funzione hai in questo mondo?
l'unico terrorista che mi sembra degno di questo nome mi sembri tu caro alfa. A parte il sarcasmo che tiene in piedi le tue opinioni, spero che in un'altra vita, se questa ti sarà mai concessa o sarà mai concessa alla natura umana, spero che tu possa nascere palestinese a Gaza, spero che neanche un Vittorio Arrigoni voglia caricarti su di un'ambulanza, spero che allora lì capirai che le parole vanno pesate.
A volte sei deludente e sai anche essere sconfortante. Ma perchè dovrei andare io a fare inchieste sul lavoro in Sud-Italia? Non sono mica un "giornalaro" o un "parolaro a comando"o a " tot a rigo" se preferisci o, come nel caso del nostro bovino, un piagnucoloso e monotono accattone in terra di medio-oriente. Accattone di fama e visibilità intendo o forse credi che si tratti di un uomo mandato da chissà quale divinità per la salvezza di quella umanità araba?
Scrivi "senza nome nè volto"!
Ma cosa cambierebbe se mi presentassi e dessi una mia immagine all'autore di queste righe?
Non credo che sia nelle tue intenzioni sorprendermi vicino l'uscio di casa mia ed attentare alla mia salute, vero? Oppure, ben catechizzata da certi abominevoli insegnamenti, hai già lanciato una fatwa contro di me? No. Non credo.
E dal momento che hai già lanciato le tue maledizioni su di me, permettimi di spedirti qualche mio augurio:
- spero che tu possa raggiungere i campi verdi e dorati della Palestina, di Gaza e avere contatti con quei popoli saggi ed essere colpita da un proiettile sparato da quei soldati di frontiera del popolo di Sion e cadere a terra, viva e con una forte emorragia e venire soccorsa da un bue che tu riconosci essere Vittorio Arrigoni Superstar il quale, prima di caricarti su di una autoambulanza, con la sua telecamerina scatta le foto alle tue ferite, alle tue espressioni facciali e nel frattempo, incurante che stai a perdere sangue come un maiale - mi si passi e vuol essere solo un termine di paragone -, butta giù qualche frasetta alla meno peggio cercando di richiamare l'attenzione al movimento pacifista e non-violento a cui tu, ferita, fai parte e che sei un nome di una lunga serie di vittime "tra le quali molte donne e bambini" e menate varie.
E a quel punto, e la saggezza ti verrebbe dalla poca vita che ti sentiresti avere, vorresti un'arma per abbattere quell'animale e sparare alla telecamerina con il servizio per "il Manifesto" che il nostro stava a preparare.
E quell'arma te la darei volentieri io e ti aiuterei a sparare come pure ti accompagnerei da un medico - occidentale - e ti farei curare e ti riaccompagnerei in Italia lontano da quel bue e da quella razza demente.
:-)
conosci un programma per scaricare il malocchio?
alfa il tuo volto e il tuo nome servirebbero anche a limitare le cattiverie che dici, così sei protetto da un anonimato che ti garantisce di poter dire quello che vuoi, e così non è nella vita reale, non credo che tu a spasso per la tua città possa permetterti di esprimerti così col primo che capita.
Spero che tu capisca che l'esporsi è sinonimo di coraggio e di sincerità. <per me così rimani un folle incitatore di animi marci.
No: a spasso per la città non mi esprimo così come scrivo nè con il primo che passa nè con il secondo nè con il terzo e così via.
Non è l'esporsi che è sinonimo di coraggio ma il contrario.
Ho sempre detto, ad esempio, che noi siamo dei trenini che viaggiamo su dei binari che non si incontrono mai e che non ci portano in nessun luogo.
Questi binari si chiamano falso perbenismo, carità d'accatto, "bignaminica" cultura, politically correct insomma.
L'anonimato ci permette di scrivere ciò che effettivamente pensiamo e riteniamo giusto.
La sincerità quindi sta proprio nell'anonimato.
L'esporsi, al contrario, ci porta a scrivere delle frasi con lo stampino, con una umanità melensa, da giaculatoria, NAUSEANTE, senza la parte rettile dell'essere umano.
Ma che fine ha fatto l'"uomo"?
:-)
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