"A Reality on the world"

Esistono diversi tipi di realtà all'interno del nostro Mondo. Diversi punti di vista e contesti. Diversi sono i Paesi e i popoli. E certe storie regalano brezza lieve di nuova conoscenza. Là, dove non è possibile conoscere ogni angolo di questa Terra, è però possibile comunicare visioni e sfaccettature, a chi sarà interessato a leggerne le storie.

2006/01/03

"Non fotografate! Dominate i serpenti, anzi mangiateli!"


Passeggiando tra i vari mercati notturni a Taipei, sicuramente quello che colpisce di più è il mercato dei serpenti. Mi avevano detto che i cinesi mangiassero di tutto, ma quello che non mi avevano detto era il modo in cui attraggono clienti nei propri locali. In alcuni posti in cui cucinano i serpenti, si possono notare questi serpenti enormi in esposizione, se si vuole è possibile avvicinarsi al serpente e accarezzarlo, notando tristemente che il povero animale è abbastanza addormentato e la sua pelle al tatto appare non molto elastica, sinonimo del fatto che gli è stata somministrata qualcosa per tenerlo calmo, il minimo che si può fare se si vuole tenere in mostra alla mercè di tutti un super serpente stritolante...
Io e Matte dovevamo decidere dove mangiare il serpente, cioè in quale locale, io non ero mai stata lì e non potevo immaginare che alcuni locali esibissero la morte di serpenti e anche di tartarughe come uno show per avvicinare i clienti. Ebbene si, ho partecipato all'agonia di quel povero serpente, ma la mia curiosità superava di gran lunga il sadismo del suo carnefice. Il signore nella foto, fornito di microfono spiegava le tecniche per catturare un serpente e per non permettergli di mordere e che i serpenti velenosi sono riconoscibili dalla testa triangolare. La sua dimestichezza nel maneggiare i serpenti era davvero impressionante, sotto al banchetto all'entrata del locale, stavano intrappolati in apposite gabbie diversi tipi di serpenti, di diverse specie, i cartelli dicevano espressamente che i serpenti non erano specie protetti e che quindi mangiarli non è reato, ma c'era anche un altro cartello con su scritto "NO TAKING PICTURE", nella foto è nella parte superiore, anche se non è molto visibile, causa il fatto che l'omino si è accorto di Matte che in mezzo alla gente provava a fare foto e filmati, purtroppo quasi subito scoperto dallo show man. Lo spettacolo consisteva nell'aizzare il serpente con una bacchetta e nel vederlo sbucare fuori dalla gabbia a bocca aperta avinghiandosi a una pezza tenuta nell'altra mano dell'omino. Dopo aver messo alla prova le capacità difensive dell'animale, questo veniva preso per la testa, impiccato a una cordicina, strangolato e infine sezionato verticalmente con un coltello...a questo punto l'omino raccoglieva parte del sangue diluendolo con un pò d'acqua in una brocca, ne estraeva il cuore pulsante poggiandolo su un piano e una sacca blu contenente il veleno allungandolo con altra acqua. La degustazione del serpente è presentata su un vassoio con due bicchieri di sangue, uno di veleno, uno di alcool, una pillola, che suppongo serva da digestivo, e nella zuppa dell'animale. L'omino prepara il tutto con un'assistente dalla faccia un pò sdegnata e invita i clienti ad accomodarsi ai tavoli pagando 250 nt, circa 6 euro.
Il sapore non era tanto male, somigliante alla carne di pollo, da poter consumare in tavoli comunitari in cui si raccontavano leggende sugli effetti curativi del sangue e del potenziamento delle capacità virili, tra gente che ci offriva le noccioline e che rideva di noi occidentali e del nostro modo di mangiare l'animale.
Mi sono sentita una vera cinese in quell'ambiente che a me appariva così macabro ma curioso allo stesso tempo, perchè mi permetteva di avvicinarmi al loro modo di essere e di agire.
I serpenti e le tartarughe non sono le uniche stravaganze culinarie, in alcuni paesi asiatici vengono mangiati anche ratti, scarafaggi e altri insetti. Bisogna tener conto che il loro rapporto con determinati tipi di animali, come nel caso dei serpenti e dei ratti è quasi all'ordine del giorno, nel senso che sono più abituati alla visione di questi, rispetto a noi, perchè la presenza è favorita dal clima tropicale...Un giorno all'interno di un parco, ci siamo trovati di fronte a un serpente che tranquillamente ha attraversato la nostra strada, non è così usuale dalle nostre parti, ma i cinesi continuavano a camminare noncuranti del pericolo...più tardi abbiamo appreso da una passante che il serpente era innocuo perchè la sua testa non era triangolare.


2 Comments:

Blogger Alex Belmonte said...

Ciao Manuela,
bellissime descrizioni, mi fa venir voglia di conoscere l'oriente, che per noi "occidentali" sembra sempre un po' magico, anche se i posti sono solo posti... Ho messo nel mio blog le mie prime impressioni sulla Calabria, terra di mio padre - e anche mia, dopo che me ne sono abituato. Se vuoi, vedi su http://abelmonte.blogspot.com/.
Baci
ale

6:48 PM  
Blogger Alex Belmonte said...

a proposito, sono quello dell'orkut!

6:52 PM  

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