A cosa pensa Manu?
manu pensa e ripensa nella notte oscura di un venerdì appena cominciato, dopo aver passato la giornata tra computer e spunti mediatici, dopo aver trascorso un pò di tempo con il suo cane bigio e il cane yorkshire piccola fox, d una sua cara amica...bigio non sa proprio come fare amicizia con le cagnette si avvicina a loro automaticamente annusandogli il di dietro...il resto è stata riflessione, pensare agli amici, alla mia città, a damasco, al futuro lavorativo ai problemi di tutte le società: dalla più piccola tribù all'assetto del mondo intero in sè, malato, tossicomane di sostanze corrose e corrosive...vita normale ma cosa vorrà dire mai? una casa, una famiglia, uno o due lavori o tre lavoretti...ciò di cui bisogna occuparsi? stupirsi e lamentarsi durante una passeggiata notturna scoprendo dei nuovi gabinetti pubblici in fronte a una delle chiese più antiche della città? in un centro storico e sottolineo storico, imbrattato di ciò che è nuovo e esteticamente disturbante...
scrivere della mia città, di me stessa, di damasco, della realtà internazionale, delle nuove tecnologie, di second life O di alfaomega e i suoi soliti commenti,di me e tutte le mie componenti, dei giovani d'oggi che sono come i giovani di ieri, della democrazia, della guerra schietta e necessaria tra i popoli per creare un'utopica pace schietta e necessaria, della natura umana che necessita di vibrazioni, sfumature e tranquillità? di cosa dovrei scrivere non lo so più...
davanti a un pc che si muove in diverse direzioni pur restando fermo, come estensioni delle capacità umane investigate da mcLuhan cerco di capire la mia natura specchiandomi nelle varie realtà che accarezzo e svio ogni giorno...
4 Comments:
"scrivere della mia città...ecc.O di alfaomega e i suoi soliti commenti"
Non è che i tuoi siano tanto differenti e variegati!
Ma, dico, ce l'hai con me?
:-(
AO60
ahha! ogni tanto si! humor nei tuoi confronti: altalenante... :)
...questo post potrebbe essere anche il mio!E non solo per il riferimento ad AO(scherzo)...sarà che quando uno ha la valigia perennemente scalpitante dietro la porta getta sempre un occhio al passato, lo proietta con incertezza e un po' di preoccupazione al futuro cercando di vivere appieno il presente.
Volevo dirtelo già da quando, qualche post fa, giravi in motorino per la tua città, in pieno stile liceo: io ho fatto caricare il mio su un furgone e l'ho portato qui a Perugia quando ho iniziato l'università. Che mezzo, è sempre con me!
Un abbraccio, a presto ;)
in effetti Silvia, abbiamo diverse cose in comune...un abbraccio anche a te...l'andare in motorino è la realtà più rassicurante per me in questo periodo...ciao
Posta un commento
<< Home